Giuseppe "Joe" Petrosino (Padula, 30 agosto 1860 – Palermo, 12 marzo 1909) è stato un detective della polizia di New York City, pioniere nella lotta alla criminalità organizzata italiana, in particolare alla Mano Nera e alla nascente mafia siciliana negli Stati Uniti.
Nato in Italia, emigrò negli Stati Uniti in giovane età e si unì al dipartimento di polizia di New York nel 1883. Grazie alla sua conoscenza della lingua e della cultura italiana, si specializzò nella lotta alla criminalità italiana, diventando una figura di spicco.
Petrosino creò l'Italian Squad, una squadra di investigatori italo-americani che si concentrava specificamente sulla lotta alla criminalità italiana. Questa squadra ebbe un ruolo fondamentale nello smantellamento di diverse bande della Mano Nera e nel contrasto alle attività mafiose.
La sua fama crebbe a tal punto da essere soprannominato "il detective più grande d'America".
Nel 1909, Petrosino si recò segretamente a Palermo, in Sicilia, per indagare su presunti collegamenti tra la mafia siciliana e la criminalità italo-americana a New York. Fu assassinato il 12 marzo 1909 in Piazza Marina a Palermo. Il suo omicidio ebbe un grande impatto sia in Italia che negli Stati Uniti e segnò un punto di svolta nella percezione della mafia come una seria minaccia.
L'eredità di Joe Petrosino è quella di un pioniere nella lotta alla criminalità organizzata e di un simbolo di coraggio e dedizione. Il suo lavoro ha ispirato generazioni di investigatori e rimane un punto di riferimento nella storia della polizia americana.
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